domenica 4 gennaio 2009

Un modello semplice per un tessuto difficile... la maglina

Le altre puntate




Inizio l'anno nuovo con una puntatona! Un vero vademecum per tagliare e cucire la maglina bielastica! Quante volte mi sono stati chiesti consigli per cucire il jersey e i tessuti elasticizzati!

Nelle scorse puntate ho realizzato il cartamodello sulla base di una t-shirt aggiungendo uno scollo ampio, maniche svasate ed un orlo abbastanza lungo.

Anche se non sembra a questo punto sono a metà strada del mio progetto con la maglina perchè da qui in poi sarà una passeggiata!

Consigli per il taglio della stoffa


Dispongo il cartamodello sul tessuto piegato a metà nel senso della lunghezza, con il dritto all’interno come di consueto. Allineo il centro del davanti e del dietro lungo la linea di piegatura della stoffa.

Sistemo sotto alla stoffa il piano di taglio autorigenerante da impiegare con il cutter a rotella. Ha la proprietà di non rovinare la lama del cutter ed inoltre i piccoli solchi che si creano durante il taglio spariscono da soli in qualche giorno ed è sempre come nuovo.
Sul piano ci sono dei tracciati graduati utili per fare linee parallele e angoli di 30°, 45° 60° e ovviamente angoli retti.
Attenzione solo a non esporlo a fonti di calore (i termosifoni!!!) e a riporlo in piano o appeso ma mai appoggiato in verticale (ad esempio dietro ad un mobile)

Con il cutter il taglio è netto e preciso. Evito che la maglina si muova e si estenda in modo irregolare, come accadrebbe con le forbici. Inoltre, se la stoffa tende a sfilarsi (come le calze per intenderci), il fatto di non muoverla molto sicuramente ci aiuta.

Posso usare il cutter a mano libera per i tagli molto curvi, come il giro manica. Mi posso far accompagnare dal regolo di plastica per i tagli dritti o quelli poco curvi cambiandone spesso l’inclinazione. Il regolo, oltre ad aiutarmi ad andare dritta ha anche la funzione di tenere ben fermi i due strati di tessuto.

Per le misure lunghe in cui l’apposito regolo non sarebbe sufficiente posso usare con il cutter una riga di legno o di plastica. Sono da evitare le righe di metallo che rovinerebbero la lama.
Posso tagliare contemporaneamente con il cutter anche più strati di stoffa e il numero massimo dipende dallo spessore della stoffa e dalla dimensione della lama. I cutter infatti esistono in 3 misure. Una piccolissima per tagli curvi e minuziosi, una media (la mia) per la maggior parte degli usi e una grande per tagli dritti su grandi spessori (fino a 6-8 strati di velluto).


Nel taglio lascio un centimetro di stoffa tutto attorno al cartamodello e 3 cm in coincidenza degli orli.

Oltre alle tre parti del cartamodello che ho già disegnato ho bisogno di una fascia dritta di tessuto che avvolga le spalle. Ne calcolo la lunghezza totale facendo la somma dell’ampiezza dello scollo misurato sul davanti, sul dietro e sulla manica. Ovviamente il cartamodello riproduce solo metà del corpo, quindi la lunghezza totale deve essere raddoppiata. Con la lunghezza che ho calcolato ricavo dal tessuto avanzato un rettangolo di stoffa alto circa 30 cm.

Questo modello non necessita di alcun rinforzo, quindi posso passare direttamente alla cucitura!

Consigli per cucire i tessuti molto elasticizzati


Per assemblare la maglia non faccio né punti lenti né imbastiture se non quando strettamente indispensabile. Uso gli spilli speciali che possono passare sotto al piedino della macchina da cucire. Sono più lunghi e più flessibili degli spilli comuni… e inoltre hanno il fiorellino in testa che li rende ben visibili permettendomi di rallentare un po’ prima di cucirci sopra ed inoltre impedisce loro di scivolare dentro alla maglia sfilandosi dalla parte opposta.

Il problema più frequente è quello delle cuciture in cui ai normali punti dritti si alternano dei brutti punti lunghi. Vuol dire che la macchina ogni tanto non aggancia correttamente il filo di sotto e si dice che "salta i punti".

Nella maggior parte dei casi questo è dovuto ad un ago sbagliato o spuntato. E’ importante quindi in primo luogo usare gli aghi speciali specifici per i tessuti stretch. Hanno la punta sottilissima per entrare meglio nella stoffa e non saltare mai punti.

Scelgo il punto overlock. E’ un punto che contemporaneamente cuce e rifinisce, sostituisce quindi il doppio passaggio di cucitura tripla e zig zag. Inoltre è elastico e il filo non rischia di strapparsi se viene tirata la cucitura. A differenza dello zig zag non slabbra i margini.


Dopo la prima prova su un avanzo di stoffa faccio alcuni aggiustamenti.
Diminuisco drasticamente la pressione del piedino fino ad un valore minimo indispensabile per garantire il trasporto.


Aggiusto il bilanciamento del punto per ottenerlo bello e simmetrico. Spesso infatti sui tessuti elastici la forma del punto sembra come dilatata.

Ulteriore accorgimento è quello di usare il piedino rivestito in teflon. Si tratta di un materiale che viene definito “lubrificante solido” per la sua caratteristica di scivolare su qualsiasi superfice.

Ed ancora… Evito sempre di tirare la stoffa durante la cucitura e se serve uso la punta di uno spillo per accompagnarla al suo passaggio sotto al piedino.

Pant, pant... ho il fiatone dopo questa maratona di consigli, spero siano utili. :)

A presto
D.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Nadia, volevo farti i miei complimenti per le tue chiarissime spiegazioni, seguendoti sembra tutto piu' semplice.
Sono una principiante, mi dedico di piu' al ricamo, per caso alla fiera di Assago ho visto una dimostratrice Bernina e mi è venuta voglia di comprare una "Aurora 440QE" per crearmi cose per la casa personalizzate.
Vorrei sapere se per caso nei tuoi prossimi tutorial dedicherai uno spazio anche per le tovagliette americane con l'orlo a giorno.
Grazie.
Nadia

Babiola ha detto...

Ciao sono Paola e sono una principiante del cucito.
Sei estremamente chiara e precisa.
Complimenti per il blog e per le spiegazioni.
Meglio di Burda...
A proposito: come faccio ad ingrandire di una taglia un cartamodello?
Ho trovato istruzioni per allungarlo ed accorciarlo ma non per riproporzionare il tutto.
Grazie mille in anticipo.
Ciao
Paola

Anonimo ha detto...

Ciao Daniela! Io cucio per hobby,so fare bene alcune cose(tipo camicie da uomo per maritino-ho imparato sistema da una camiciaia su misura! ), altre meno, ho la passione per il cucito e la casa piena di stoffe! Mi piacciono un sacco i tuoi video e volevo chiederti che tipo di macchina da cucire usi, che ha tutte queste possibilità di intervenire sulla pressione, sul bilanciamento...ha anche il doppio trasporto? Io usavo gli aghi normali per cucire senza imbastire, ma cercherò questi che sono fatti appposta ( non lo sapevo!). Secondo te si può cucire la maglina anche con una pressione normale del piedino? Ti chiedo ancora, perché vorrei comprare la base autorigenerante, se mi puoi consigliare quella con le misure più adatte.Ti ho sommerso di quesiti!
Grazie e mille e complimenti per il blog!
Buon anno!

Anonimo ha detto...

Ciao Daniela, mi chiamo Nicoletta e volevo innanzitutto ringraziarti per la tua generosità nel trasmettere il tuo sapere, non è da tutti mettere a disposizione altrui le proprie conoscenze. Brava davvero! Ti chiedo uno, anzi due favori se posso, quando puoi ci prepari una lezione su come attaccare la cerniera dei pantaloni da uomo e il fessino sia da uomo che da donna?
Grazie ancora
Nicoletta

Daniela ha detto...

Ciao Ragazze!
Quanti complimenti... e quante domande!

Riguardo alle richieste di altri tutorial... tovagliette, cerniere, fessino... la risposta è sicuramente si! Ho intenzione di continuare a curare questo blog ancora per molto tempo e pian piano affrontare anche questi argomenti. Proprio il pantalone da uomo, con tasche e cerniera sarà oggetto di uno dei prossimi tutorial. Ci vuole pazienza ;)

Poi passiamo alle domande tecniche...

Diminuire di una o due taglie il cartamodello:

I cartamodelli burda sono disponibili in diverse taglie, e nel passare da una alla successiva vengono aggiunti ogni volta 4 cm su tutte le circonferenze.

Un metodo un po' artigianale ma efficace può essere quello di seguire lo stesso andamento che seguono loro. Ad esempio, se hai a disposizione una taglia 36 e vuoi passare alla 34 (1 taglia in meno) guarda che differenza c'è tra la 36 e la 38 (1 taglia in più) e poi riporti la stessa differenza dalla parte opposta.

Devo avvertirti che non è un metodo molto rigoroso. Le dimensioni del corpo infatti non aumentano in modo costante.

Se ne hai la possibilità ti consiglio di seguire altre strade: cartamodelli su misura con MyLabel o con un corso di modellismo.

Se ad esempio vedi un modello che ti piace per un elemento decorativo particolare, a volte è più semplice riportare questo motivo decorativo su un cartamodello base della tua taglia che non cercare di diminuire la taglia del cartamodello che hai.
Io lo faccio spessissimo. :)

Poi poi... Per Mariateresa, la mia macchina è una Bernina Aurora 440QE e ha anche il doppio trasporto. Capisco che sei già brava! Le camicie non sono banali. Secondo me ne vale la pena di promuovere un po' la tua macchina con qualche funzionalità in più. Se cuci la maglina con la pressione del piedino standard lo strato di sopra scorre male e ti si forma spesso un'ondina davanti al piedino. se vedi, in questo video, nella prima prova in cui non avevo abbassato la pressione lo strato superiore si solleva e io lo abbasso con la mano. E' molto fastidiosa e rischi di fare delle piegoline.

Per il piano di taglio la misura migliore per noi che cuciamo abiti è sicuramente quello grande 60x90. In quelli più piccoli non ci entrano i pezzi dei cartamodelli e vanno bene per chi fa patchwork o lavori più piccoli.

Un abbraccio
D.

annarella500 ha detto...

ANCHE IO VOLEVO RINGRAZIARTI E CONGRATULARMI CON TE. FAI VENIRE VOGLIA DI METTERSI A CUCIRE SEI CHIARA E PRECISA. COMPLIMENTI NON MI STANCHERO DI DIRTELO CIAO

Unknown ha detto...

Ciao Daniela,
complimenti sei bravissima.
Vorrei chiederti informazioni su my label sono andata su un sito in inglese e non ho capito come funziona. Mi puoi sintetizzare in cosa consiste? grazie
un abbraccio
Caterina

Daniela ha detto...

Prova a cliccare sul link che ho messo io!
E' la descrizione di My Label in italiano.

Ciao
D.

Anonimo ha detto...

Carissima Daniela, grazie per le tue risposte molto esaurienti. Sono contenta di aver scovato il tuo blog! Dalle mie ricerche, mi sembra che blog italiani di cucito professionale come il tuo siano non ce ne siano; ne ho trovati altri ma tutti in inglese, non sempre facili da seguire perché impiego un secolo per la traduzione... Grazie davvero per il tuo blog e i tuoi video spettacolari, dettagliati e ricchi di spunti..

Bell ha detto...

Ciao Daniela, mi chiamo Isabel e volevo innanzitutto fare i complimenti, tuo blog é delizioso, le spiegazioni sono semplici e chiare! Vorrei chiedere un consiglio, ho una macchina Elna che fa tante cose, mia suocera la comperata 30 anni fa e come non la mai usata, mi ha lasciata (la amo), ma purtroppo, adesso, oltre a presentare alcuni problemi funzionali, forse la dovrò restituire, per questo bisogno di un consiglio per scegliere benne la prossima macchina, voglio prima dire che, non sonno una esperta in cucito,ma faccio già diverse piccole cose, come tendine, orli e altri e sto imparando cose più impegnative, anche grazie a te, per questo mi piacerebbe una macchina buona. Ho visto che hai una bernette 56, pensi che va benne? Grazie mille in anticipo!
Un abbraccio
Bell

Daniela ha detto...

Ciao Isabel, grazie per tutte le parole carine che mi rivolgi...

Ti incollo una cosa che ho scritto qualche tempo fa ad una persona che mi chiedeva la stessa cosa:

per il corso super principianti che hai visto, ho scelto appositamente di usare la mia macchina piccola, proprio perchè credo che sia la più adatta alle persone che stanno cominciando. Sai, io uso quella solo per i lavori semplici.

Secondo me proprio perchè stai cominciando è comunque importante che tu abbia gli strumenti giusti che non ti complichino la vita con inceppamenti, vibrazioni, punti saltati... perchè non sapresti come gestirli e ti scoraggeresti. Quindi è importante prendere già una macchina di buona qualità. D'altra parte, per parecchio tempo ancora non avrai bisogno di funzionalità troppo evolute, e quindi è inutile un investimento eccessivo. Io direi che una macchina meccanica è la soluzione migliore.

La mia è una Bernette 56. Ha tutte le funzionalità indispensabili per fare dei lavori di riparazione e già dei buoni lavori di cucito. A differenza di altre marche più economiche, questa è particolare per la sua affidabilità e solidità. Te ne rendi conto subito se provi a prenderla in mano, perchè peserà il doppio delle altre. La sua meccanica è perfetta ed è tutta in metallo. Io mi ci sono sempre trovata molto bene.

Se poi il tuo budget te lo permette, io andrei sul modello 66, perchè ha il crochet rotativo che personalmente preferisco perchè ti dà la possibilità di fare punti larghi fino a 7mm. Adesso ti sembrerà inutile ma lo apprezzerai quando vorrai cominciare a fare le impunture con l'ago doppio. Non credo che la differenza di prezzo sia altissima.

Spero di esserti stata utile, tienimi aggiornata
A presto
D.

Unknown ha detto...

Ciao Daniela.... A che dire brava bravissima ti seguo da poco tempo da quanti ti o scoperto e non vedo l'ora prossimo video....
Abbraccio

DENI

Daniela ha detto...

Grazie Deni,
non sai quanto mi fa piacere sapere che i miei tutorial sono utili a qualcuno! Mi da tanta energia per farne di nuovi.

Presto pubblicherò il video per accorciare i jeans tenendo l'orlo originale. Una vera chicca! Mi è piaciuto farne anche la grafica.

A presto
D.

Unknown ha detto...

Ciao Daniela, grazie ancora di siti segnalati o sbirciato tutti e o spezzo un sacco di soldi .... MI sono regalata un sacco di riviste nuove e non vedo l'ora che mi arrivano...Dio mio che festa... O presso una bruta influenza e sono a letto ormai da una settimana,sperando che mi arrivano presto cosi inizio fare qualche lavoretto....Certo che tuo blog mi fa una grande compagnia....Non vedo l'ora di vedere prossimi video.... Ormai ti o scoperta non ti molo più..... hehehheheheheh

Ciao tesoro
DENI

Anonimo ha detto...

innanzitutto complimenti!e.. una domandina. ma il programma my label esiste in versione italiano? dal sito non riesco a capire. grazie.

Anonimo ha detto...

ciao Daniela scusami se ti faccio questa domanda che non sarà inerente a questi tutorial...volevo sapere se è possibile riparare un buchetto di una tuta in maglina molto stretta ed elasticizzata...non vorrei che si allargasse il buchetto...grazie e ciao

Daniela ha detto...

Sporca i bordi del buchetto con un po' di smalto per unghie trasparente e poi chiudi il buchetto con qualche piccolo punto a mano.

Il problema è... perchè si è formato il buchetto?

Se è stato per un "incidente casuale" non c'è problema. Se ad esempio ti sei impigliata da qualche parte in questo modo risolvi facilmente.

Forse il buchetto sta proprio su una cucitura? Allora potrebbe esser stato causato dall'ago spuntato mentre è stata realizzata la tuta. In tal caso probabilmente se ne formeranno altri uguali.

Forse la tuta è stretta e in quel punto c'è sfregamento? In tal caso risolverai per poco tempo, perchè se si è rotto una volta continuerà a rompersi sempre nello stesso punto.

Insomma... non basta sapere che si tratta di un "buchetto" per dare una risposta.

Un abbraccio
D.

Anonimo ha detto...

no praticamente si è impigliata nella chiave del portoncino :) ...è stato molto casuale...solo che non sono un sarto e non ho esperienze di cucito...e dato che si tratta di una tuta per uscire allora ci tengo molto e non vorrei fare ulteriori danni...

Anonimo ha detto...

Ciao Daniela,
complimenti per il sito....è veramente bellissimo!!
....e i video sono chiari e dettagliati.
...una sola domanda....dove si trovano gli spilli lunghi e flessibili di cui parli nel video??..io sono di Cremona, ma qui le mercerie non sanno nemmeno che esistono!!!
...non sapresti indicarmi un negozio online....dove poterli acquistare??
grazie mille....e ancora complimenti!!
....attendo con ansia nuovi video!!
ciaoooo

RobyGiup ha detto...

Ciao Daniela,
innanzi tutto grazie per i preziosissimi consigli e tutorial!!!

Approfitto di questo post per una domanda: ho provato a cucire (la mia macchina è una Singer Inspiration 4210) con punto overlock su un velluto sottile molto elastico: il punto si forma correttamente ma il tessuto nella "striscia" della cucitura è rimasto molto rigido e poco elastico. Ho provato a diminuire la tensione del filo ma non va bene, il punto risulta deformato. Qualche suggerimento?

Ho inoltre letto di un "filato overlock" ma non so esattamente cosa sia, suppongo che sia tipo quello che usano nelle t-shirt come filo inferiore (ho notato che spesso usano un filo dalla consistenza diversa rispetto a quello superiore, meno compatto). Tu lo conosci? Mi dai un tuo parere?

Grazie mille!!! :D

Daniela ha detto...

Ciao,
il filo overlock non ti aiuterà a risolvere il problema, inoltre lo puoi usare solo con la taglia e cuci, oppure con parecchi accorgimenti come filo inferiore per effetti decorativi, ma direi che non è il tuo caso.

In effetti la cucitura rimane un po' rigida. Per farla un po' più morbida prova ad aumentare la lunghezza del punto.

Ciao
D.

RobyGiup ha detto...

Ti ringrazio per il consiglio, proverò ad aumentare la lunghezza del punto.

Ciao!
RobyGiup

Anonimo ha detto...

Al posto del punto overlock quale posso usare?
Sei bravissima!!!

Giada ha detto...

Ciao,

io ho una macchina da cucire 16 punti (una toyota base base) e non ho il punto overlock...

in alternativa, che punto potrei usare?

Grazie mille,
Giada

Anonimo ha detto...

Ciao cara Daniela,
finalmente mi sono decisa a provare i tessuti stretch. Dopo aver conosciuto il tuo sito mi sono comprata una macchina Bernette 82E e per ora sono molto soddisfatta.

Veniamo al mio problema: mi sa che ho pasticciato con la tensione della spoletta e ora i punti non mi vengono piu' belli (anche girando la manopola della tensione del filo superiore); sapresti darmi qualche consiglio per riportare la macchina alle giuste impostazioni?

Ho anche un altra domanda: risiedo in inghilterra e la macchina e' arrivata con le istruzioni in inglese. Non e' un grosso problema perche' comunque con me la cavo... ma comunque mi farebbe comodo avere un versione in italiano (anche in pdf). Sai se esiste il modo per ottenerla o acquistarla?

Come sempre ti ringrazio per i consigli che dispensi e per la tua generositá nel condividere.
Cristina

Daniela ha detto...

Ciao Cristina,
non so se la tua macchina ha il crochet rotativo o oscillante. In ogni caso c'è una vitina da regolare. Sicuramente è indicata nel manuale. Nel video per i super principianti la faccio vedere per il crochet rotativo.

Mi dispiace, non ho il manuale che mi chiedi. Sono sicura però che se scrivi al distributore italiano della Bernina (si chiama Del Vecchia) ti potrà dare il mauale che chiedi.

Buon lavoro.
D.

Anonimo ha detto...

Ciao Daniela, grazie mille per la risposta... scrivero' al distributore italiano come mi hai consigliato. Riguardo al problema della spoletta la parte che ho spostato e' una sorta di borchia del diametro di circa 8 mm e ha una scanalatura per poterlo stringere o allentare. Sto facendo varie prove per riportare la situazione alla normalita'. Tuttavia ho notato anche un altro problema: per il tessuto stretch sto usando il punto overlock e ho provato l'ago doppio, ma i punti non vengono per nulla belli. Spesso si creano grovigli nel rovescio, salta punti e, nel caso dell'ago twin, a volte i due fili si attorcigliano e si spezzano (sebbene usi una velocita' minima... nel manulae non e' spiegato come va infilata la macchina nel caso dei twin). Gli aghi sono nuovi, e ho anche provato a cambiarli piu' volte. Ho provato sia ago normale, che per stretch (da 75), come anche ad allentare al minimo la pressione del piedino... ma non e' cambiato niente. Hai qualche suggerimento? Grazie ancora.

patty ha detto...

ciao ragazze sono una principiante, mi hanno regalato il my label marca bernina è nuovo mai usato, lo vendo perchè non lo uso ad € 370,00.

se siete interessate il mio indirizzo mail maritrizia@live.it.

ciao grazie tutte

patty

Veronica ha detto...

Ciao Daniela,
mi chiamo Veronica e sono una ragazza alle prime armi che vorrebbe imparare a confezionare abiti!.
Da tempo acquisto le riviste specializzate come Burda, nella quale si consiglia l'utilizzo del cutter per il taglio della stoffa. Io ho acquistato il cutter della Prym, ma nei negozi non sono riuscita a trovare la base autorigenerante. In cambio, mi hanno consigliato di usare come base del feltro. Ora,ho seguito le istruzioni sul retro della confezione, ma non riesco a far funzionare il cutter! Non capisco se questo dipenda dal fatto che non ho la base adatta, o se sono io che non lo uso correttamente. Se puoi aiutarmi a risolvere questo enigma, molte grazie!

bentesobi1 ha detto...

Ciao Daniela,
dovrei accorciare un abito in maglina molto elasticizzato e sottile.Cosa consigli di utilizzare per segnare la lunghezza dell'orlo?un'imbastitura o tracciare col gessetto?e in che modo riesco a tenere la stoffa più ferma possibile?e il piano di taglio autorigenerante dove si trova?grazie

Posta un commento

Grazie per voler inserire un commento! Ci tengo molto!

Un saluto
Daniela