sabato 27 dicembre 2008

Un modello semplice per un tessuto difficile... la maglina

Le altre puntate



Spero abbiate passato un sereno Natale in famiglia.

Per quanto mi riguarda mi sto rilassando e ricaricando in vista del prossimo anno che già si annuncia stracarico di impegni. Mi sbizzarrisco in questi giorni con un sacco di stoffine appena acquistate tutte sui toni del blu/grigio/viola... quest'anno mi va così ;)

Ma adesso riprendiamo il tutorial sulla maglia blu. Siamo alla seconda puntata in cui faccio le modifiche al cartamodello per ottenere:
  • una scollatura ampia che abbracci anche le spalle, coperta da un fascione di tessuto
  • le maniche svasate
  • una lunghezza di 25 cm dal punto vita, in linea con le ultime tendenze della moda che ormai hanno abbandonato finalmente le pance scoperte


La modifica della scollatura parte dalla manica. Ne elimino in pratica la punta tracciando una linea curva a 10 cm dall'estremo superiore.

Successivamente mi dedico alla svasatura dell'orlo della manica. Posso applicare questo metodo semplificato senza tagli proprio perchè il tessuto bielastico mi garantisce comunque un risultato ottimale. L'ampiezza della manica sarà alla fine di 19cm (circonferenza = 38cm) che secondo me è una buona misura per dare una netta senzazione di svasatura senza assumere l'aspetto di una nuova "Mortisia". Lìampiezza comincia ad aumentare a circa 35 cm dal colmo della manica.

Una volta terminate le modifiche sulla manica riporto la scollatura anche sul davanti e sul dietro della maglia anche in questo caso con due linee curve.

Ci tengo molto a far notare come tutti gli angoli del cartamodello debbano essere di 90° (tranne casi eccezionali). Questo è importante perchè così nell'unirsi, due parti adiacenti si raccorderanno al meglio senza formare spigoli. Si tratta di una regola generale, e facendoci caso... tutti i cartamodelli pronti seguono perfettamente questa regola siano maglie, pantaloni, cappotti o qualsiasi altra cosa.
Fanno eccezione le parti doppiate (ad esempio i colli e le cinture) e alcuni modelli dal taglio asimmetrico o volutamente modificato. Non è il nostro caso.

Resistete quindi alla tentazione di tirare una linea dritta che porti via la punta della manica e la parte superiore della maglia! In questo caso la scollatura verrebbe angolosa sul giro manica e la fascia che avvolge le spalle in quel punto farebbe difetto.

Ugualmente anche l'orlo svasato della manica e della maglia devono essere curvi per raccordarsi bene senza "becchi".

Nei prossimi giorni pubblicherò la terza puntata con il taglio della stoffa e le prime cuciture.
Buone feste e a presto.

D.

venerdì 19 dicembre 2008

Un modello semplice per un tessuto difficile... la maglina

Le altre puntate



Oggi inizia questo corso di 5 puntate dedicato alla realizzazione di una maglia blu molto semplice ma non per questo priva di stile.

Il tessuto con cui la realizzo è una maglina di angora e lycra molto sottile, morbida ed elastica sia in verticale che in orizzontale (bielastica). Purtroppo è un po' mortificata in video ma toccarla ed indossarla è un vero piacere.

Questa stoffa dà grande soddisfazione poichè gli indumenti che ci si realizzano stanno generalmente molto bene indosso e diventano velocemente i preferiti del nostro guardaroba. Tuttavia è generalmente considerata "difficile" poichè necessita di molte accortezze durante la lavorazione.

In questo breve ciclo farò vedere i tanti accorgimenti che uso per lavorarla al meglio senza problemi.

Il primo consiglio, che tratto in questo video, è quello di scegliere bene il modello.
Sembra una considerazione banale... ma non lo è assolutamente.

Quando il tessuto è così elastico non ha importanza che il modello sia particolarmente sagomato perchè si adatterà comunque al corpo.

Sono da evitare i cartamodelli con troppi tagli che oltre ad essere una inutile complicazione possono compromettere la buona riuscita del lavoro. Il tessuto infatti è molto morbido quando è in strato singolo ma diventa un po' più sostenuto quando si fanno le cuciture e le impunture. Questa differenza di "peso" può creare un effetto ondulato molto brutto. Questa semplice regola è valida per i tagli verticali ma ancor più per quelli orizzontali. Le cuciture verticali infatti tendono ad essere naturalmente distese dall'effetto di gravità mentre quelle orizzontali non ne traggono alcun beneficio.

Qualora decidiamo comunque di realizzare dei tagli orizzontali è il caso di prevedere un sistema per prevenire eventuali difetti ad esempio una striscia di pizzo elastico, un nastrino o un risvolto che aiutino a coprire la cucitura. Se neppure questo è possibile allora gli unici consigli sono di aggiungere non più di 1/2 cm come margine di cucitura e di non fare impuntura.

Il cartamodello inoltre deve essere molto affidabile. Dobbiamo avere fin dall'inizio la certezza che non saranno necessarie modifiche importanti dopo la prova indosso. Tutte le cuciture elastiche infatti sono difficili da scucire. A maggior ragione se si dispone di una macchina overlock, durante la cucitura il tessuto in eccesso viene tagliato via e non sarà in alcun modo possibile allargare il capo.

Proprio per questo motivo in questo video uso il programma di modellistica MyLabel che permette di realizzare il cartamodello su misura. Creo un manichino virtuale che riproduce con fedeltà la mia conformazione fisica. Successivamente seleziono il modello che ho scelto e questo viene automaticamente sviluppato sulla base delle mie misure. Posso decidere di apportare alcune modifiche per regolare l'aderenza della maglia o allungarla se necessario.
Al termine stampo il cartamodello con una normale stampante domestica (formato A4) e unisco i fogli con lo scotch. Volendo è anche possibile stampare il cartamodello in copisteria direttamente in grande formato.

In generale per le maglie io preferisco sempre partire dal cartamodello di una semplice T-Shirt che non ha tagli nè verticali nè orizzontali. Ovviamente poi lo elaboro secondo i miei gusti per dargli un po' di stile.





Per le taglie grandi, soprattutto quando è il seno ad essere abbondante, può essere utile iniziare da un modello di tunica. La principale differenza sta nel fatto che la tunica ha le pinces per il seno e la t-shirt no.

Per regolare il "fit" cioè la vestibilità del capo io mi sono regolata così rispetto alle misure del corpo:
  • incavo manica 1/2 cm in più
  • giro seno 4 cm in più
  • giro vita 11 cm in più
  • giro fianchi esatto
Questa è una scelta che bisogna fare in base alla propria conformazione e al proprio gusto. Per quanto mi riguarda trovo che le mie "morbidezze" stiano meglio dentro ad una maglia comoda che non dentro ad una che mi strizza.

Nella prossima puntata vi farò vedere come ho modificato il cartamodello per renderlo più femminile.

A presto
Daniela