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venerdì 5 giugno 2009

Secondo volume: modellistica integrata e fondamenti di confezione II



Nella scorsa puntata vi ho parlato di questo ciclo in due volumi usato nelle scuole di moda:
Modellistica integrata e fondamenti di confezione di Cosetta Grana e Angela Bellinello, edito da Editrice San Marco.
Oggi scorriamo insieme le pagine del secondo volume. E’ complementare al primo e affronta gli argomenti in modo più maturo, adattandosi ad un percorso scolastico che vede la crescita dell’alunno su molti aspetti.
Il primo capitolo parla inmodo più approfondito del metodo dell’unità antropometrica affrontando anche l’argomento della vestibilità legata ai vari livelli dell’abbigliamento.
I tracciati base sono illustrati con la stessa organizzazione e chiarezza presente nel volume 1. Sono:

  • Il corpino a sacco
  • La tunica,
  • la camicia di linea maschile,
  • il camice
  • il corpino anatomico
  • il bustino,
  • il corpino con spalla chimonata
  • l’abito asimmetrico
  • il giubbino in denim
  • il chiodo in ecopelle
  • il caban nautico
  • la giacca base
  • la giacca di linea maschile
  • la giacca classica
  • lo spencer
  • il giacchino elegante
  • il cappotto a sacco con cappuccio
  • la redingote
Nell’illustrazione dei tracciati vengono affrontati anche molti argomenti interessanti come il trasporto della ripresa, le fodere, le rifiniture dei capi sportivi.

Anche in questo volume si parla di sdifettamento dei capi e sviluppo taglie. In particolare faccio notare la presenza di cenni riguardanti le taglie calibrate.

Analogamente, per il taglio del tessuto si affrontano anche i tessuti elasticizzati e gli scozzesi, notoriamente più complessi.

Studenti più maturi possono affrontare discorsi su tempi di produzione, organizzazione del lavoro, gestione delle risorse per aumentare l’efficienza della propria azienda.

Interessante è il capitolo dedicato alle fasi di realizzazione di una camicia da uomo, capo d’abbigliamento molto tecnico e standardizzato nel corso dei secoli che necessità di una fattura impeccabile.
Viene descritto anche il processo di realizzazione di una giacca da donna.
Come nel primo volume anche qui si passano in rassegna le tecniche di confezione di alcuni particolari e rifiniture:
  • le abbottonature
  • i colli
  • le maniche
  • i polsi
  • le tasche
Un breve capitolo è dedicato alle tecniche di decorazione e trattamento dei capi confezionati.
L’ultimo invece è dedicato alla sicurezza sul lavoro, tema particolarmente attuale e di grande interesse, anche per la crescita della sensibilità verso questo argomento nelle nuove generazioni.

Consiglio questo libro a chi abbia già buone nozioni di cucito e voglia approfondire in modo serio e con metodo l’argomento della modellistica anche per affacciarsi al mondo del lavoro.

giovedì 28 maggio 2009

Recensione del libro "Modellistica integrata e fondamenti di confezione I"


Ciao,
oggi parliamo di un libro di testo usato nelle scuole di moda. Si tratta di modellistica integrata e fondamenti di confezione volume 1 di Cosetta Grana ed Angela Bellinello, edito da Editrice San Marco, 318 pagine.

E’ un testo rivolto a chi vuole avvicinarsi alla moda con metodo, anche per trasformare la propria passione in un lavoro, cominciando ad acquisire una certa professionalità.

Risponde a tantissime domande che ogni giorno mi vengono rivolte via e-mail.

La collana è di due volumi. Entrambe i volumi sono dedicati esclusivamente all’abbigliamento donna.

Il modellista è una figura professionale che sa realizzare il tracciato dei modelli base, sa effettuare delle trasformazioni seguendo le indicazioni date dal figurino dello stilista, sa fare lo sviluppo taglie e il piazzamento su tessuto dei cartamodelli. Ovviamente ha buone nozioni di confezione pur non essendo propriamente un sarto.

Il metodo utilizzato è quello dell’unità antropometrica, consistente nell’ottava parte dell’altezza della figura umana. Tutte le misure necessarie alla costruzione del cartamodello vengono in qualche modo ricondotte a questo valore considerato fondamentale, un’UNITA’ di misura appunto, da cui il nome “unità antropometrica”. Vengono analizzate quindi le misure del corpo e le taglie italiane.

Molto spazio, circa 100 pagine, è dato alle schede dei tracciati base di un gran numero di gonne e pantaloni.

Per ciascuno di essi viene presentato uno sketch di tendenza, ovvero un disegno artistico del figurino di moda con la persona disegnata per intero ed il capo con le proporzioni corrette e la schematizzazione di qualche dettaglio.

A fianco il PLAT rappresenta il disegno schematico del capo di abbigliamento con vista anteriore e posteriore. Tutti i dettagli tecnici sono visibili, e laddove necessario vengono ripresi con un piccolo schema a parte, come in questo caso per la cerniera sul fianco non visibili nei due schemi precedenti.

La descrizione tecnica spiega tutte le caratteristiche del capo ed introduce anche ad una nomenclatura universale per indicare alcuni dettagli di moda.

Un’altra rappresentazione illustra i volumi del capo d’abbigliamento rispetto al corpo femminile. Indica cioè le vestibilità del capo alle diverse altezze. La squadratura dello schema riporta l’asse di simmetria, la riga verticale, e l’unità antropometrica, le linee orizzontali.

Infine viene riportato l’elenco delle misure necessarie.

Cosa interessantissima, per ciascuno dei tracciati base viene riportata la costruzione geometrica. E’ possibile quindi ,a partire dalle misure delle taglie standard, oppure da quelle nostre o delle clienti della sartoria, realizzare il cartamodello su misura.

I tracciati base sono:

  • gonna a tubo,
  • gonna a 4 teli,
  • gonna con piccola svasatura
  • gonna con grande svasatura
  • gonna a mezza ruota
  • gonna a ruota
  • gonna a portafogli
  • gonna a pieghe
  • gonna con linea jeans
  • gonna pantalone
  • pantaloni base
  • pantaloni con pinces sul davanti
  • pantaloni anni settanta
  • pantaloni pinocchietto
  • Pantaloni alla capri
  • Pantaloni bermuda
  • Pantaloncini corti,
  • Pantaloni a palazzo
Viene poi spiegato brevemente il metodo sartoriale ed il processo di produzione industriale dei capi di abbigliamento.

Interessante è il capitolo dedicato alle fasi di realizzazione di alcuni particolari sartoriali:
  • i bottoni,
  • i fascioni in vita
  • i passanti
  • gli orli
  • i bordi
  • alcuni tipi di cerniere
Infine un dizionario illustrato spiega alcuni termini di uso comune nel campo della modellistica.

Consiglierei questo testo, oltreché per le scuole ovviamente, anche a persone che abbiano già nozioni base di cucito e che vogliano acquisire metodo e professionalità per trasformare questa passione in un lavoro.

Spero vi piaccia e a presto con la descrizione del secondo volume.
D.

martedì 20 gennaio 2009

Recensione del libro "Enciclopedia del Ricamo"

Oggi vi parlo di un libro: l'Enciclopedia del Ricamo di Betty Barnden, edito da Il Castello. L’ho comprato in promozione lo scorso autunno all’hobbyshow di Roma.

Sul sito ci sono un sacco di libri sul cucito, ricamo, pittura per tessuti e l'arte tessile ... se avrò modo vi darò il mio parere anche su qualcun altro.

In questo video lo sfoglio per vedere come è organizzato e dare un’idea dei contenuti che ci si possono trovare dentro.

Tutti i punti sono organizzati in categorie e poi spiegati da una scheda che ne descrive la tecnica e l'impiego.
Per quanto riguarda i punti per stoffa le categorie sono 16 per un totale di 152 tipi di punti
  • Punti lineari,
  • Punti catenella
  • Punti festone
  • Punti incrociati
  • Punti a cappio
  • Punti pieni
  • Ricamo a fili distesi
  • Punti riempitivi
  • Punti sparsi e singoli
  • Punti a rilievo
  • Punti tessuto
  • Punti di unione e tramezzi
  • Punti smock
  • Punti a giorno
  • Ricamo a fili tirati
  • Applicazione di perline e paillettes
Subito dopo ci sono 84 punti per canovaccio questa volta, organizzati in 5 categorie.
  • Punti diagonali
  • Punti dritti
  • Punti incrociati
  • Punti composti
  • Punti a pelo lungo

Non immaginavo proprio che ne potessero esistere tanti diversi!

Segnalo in particolare 7 tipi di punto smock diversi: sono ricami che producono un arricciatura nella stoffa riducendola a circa 1/3 della sua larghezza originale. Sono tutti molto belli e sono particolarmente adatti agli abiti dei bambini… ma non solo! Io lo uso spesso anche per me... prima o poi farò un tutorial su questo argomento. Esiste anche un sistema semplificato che vale proprio la pena di conoscere.

In conclusione... secondo me ne è proprio valsa la pena acquistarlo. Alcuni punti sono deliziosi e finalmente ha dato una ventata di freschezza nel mio repertorio di punti di ricamo che vantava solo "mezzo punto" e "punto croce".

A presto
Daniela